Cappella del Sacro Cuore

Concludiamo la nostra visita con una sosta presso la Cappella del Sacro Cuore.
Essa dice la devozione al Sacro Cuore vissuta in modo intenso e profondo anche nella nostra Chiesa, in modo particolare nel 1800 e nella prima metà del 1900. Fra i devoti che hanno pregato davanti alla statua del Sacro Cuore della nostra Parrocchia annoveriamo anche Santa Francesca Cabrini (nota 22)

Notiamo due lapidi sulle pareti laterali. Quella di sinistra ricorda che nel 1890 è stato collocato l’altare marmoreo con il concorso munifico del parrocchiano Antonio Poma, mentre quella di destra ricorda che nel 1952, in occasione del 50° di ordinazione sacerdotale di Mons. Venanzio Felisi, sono stati fatti importanti lavori di restauro affinché la chiesa ritornasse “ad pristinas formas” (alle forme primitive).


Nella posizione dove attualmente è l’altare, in antico era collocato l’organo. Gli affreschi della volta antistante, di cui sono in corso studi per l’attribuzione, offrono scene di angeli musicanti, il soggetto è in sintonia con la presenza dell’organo.

Il restauro operato da Domenico Cretti ha permesso il pieno ricupero degli affreschi che erano in situazione assai precaria, pressochè illeggibili.

Negli angoli di base delle vele leggiamo nei cartigli:

“LAUDATE DOMINUM ….TIMPANO ET CHORO”

“LAUDATE DOMINUM IN CIMBALIS BENE SONANTIS”

Sono versetti del salmo 150:

“Lodate Dio con squilli di tromba

con arpe e cetre, sulle corde e sui flauti

con timpani e danze, con cembali sonori.”

Sulla sommità delle quattro vele troviamo scritto:

“ SANCTUS, SANCTUS, SANCTUS”

DOMINUS DEUS “

E’ quanto Isaia scrive al capitolo sesto, dove racconta una sua visione degli angeli che cantano:

“SANTO, SANTO, SANTO, IL SIGNORE DIO” (Isaia 6,3)

Troviamo in effetti una doppia raffigurazione di Isaia nella volta interna alla cappella, i cartigli che egli ha in mano riportano i versetti della profezia:

“ECCE VIRGO CONCEPIT”:“La Vergine concepirà un figlio” (7, 14) (raffigurazione a destra)

“ET VOCABITUR EMANUEL”: “Il suo nome sarà Emanuele” (7, 14) (raffigurazione a sinistra)

E’ bello poi osservare come le quattro rappresentazioni degli Angeli che sono sulle vele delle volte convergano al centro, dove in un ottagono è raffigurata la Trinità: Padre Figlio e Spirito Santo. E’ la rappresentazione della corona degli Angeli che in Cielo rende lode e gloria alla Trinità.

Anche noi, al termine della visita, vogliamo lodare Dio, in comunione di sentimenti con gli Angeli e con i nostri Padri in Cielo:

GLORIA AL PADRE, E AL FIGLIO E ALLO SPIRITO SANTO…..”

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