Lettera di Bianca Maisano

BIANCA MAISANO SCRIVE DAL VIETNAM

 Carissimo don Emilio,
finalmente durante queste “vacanze” del Capodanno Lunare riesco a scriverti. E’ molto bello sentirsi non solo generati alla fede ed alla missionarietà, ma anche accompagnati nella missione dalla propria Diocesi di partenza! 

Sono/siamo molto contente del ponte che si è creato anche con la Parrocchia di San Lorenzo, e vorremmo davvero ringraziarti per come hai saputo coinvolgere tanti amici nel nostro progetto missionario che, grazie alla sensibilità di Daniela del Centro Missionario di Lodi, si sta allargando a diverse realtà che iniziamo a conoscere più da vicino.

Come sai, siamo tre Missionarie Secolari Scalabriniane (Marina, Marianne e la sottoscritta) e quella in Vietnam è la nostra prima presenza in Asia. Puoi immaginare come ci sentiamo piccole! 

  1. Abitiamo nella grande periferia della città di Ho Chi Minh e fin dai primi giorni ci siamo accorte del fatto che tanti bambini, proprio perché figli di migranti interni non registrati “all’anagrafe” della città, non hanno accesso alla scuola, all’educazione, alla possibilità di un futuro. Da qui l’idea di iniziare una “scuolina” che serva a questi bambini come trampolino per entrare nella scuola pubblica. Li aiutiamo ad acquisire le conoscenze di base e soprattutto ad ottenere i documenti di accesso al Sistema Scolastico.

Ci sono poi altri bambini che, a causa della povertà della famiglia, pur potendo andare a scuola, vengono mandati in giro per le strade a vendere i biglietti della lotteria, spesso come i loro genitori e i loro nonni. E’ una specie di stratagemma governativo per ovviare alle situazioni di estrema povertà, ma è anche uno sfruttamento e soprattutto un’ingiustizia perché tarpa le ali al futuro. E’ il caso dei tre bambini di Binh Duong, una provincia non lontano da qui, che da tre anni, anche grazie all’aiuto del Centro Missionario, stanno continuando ad andare a scuola: oggi questo è diventato il progetto “San Lorenzo” che li accompagnerà per il prossimo anno.

  1. Con il sostegno dei ragazzi delle Scuole Cattoliche Lodigiane (don Carlo Groppi) stiamo invece supportando alcune famiglie di un villaggio nella foresta di Binh Phuoc appartenenti ad una delle 53 minoranze etniche presenti in Vietnamspesso discriminate sotto tanti punti di vista: sociale, etnico, ed anche nell’accesso all’istruzione nel rispetto della loro differenza. Inoltre molti della comunità che stiamo accompagnando sono diventati cristiani ma mancano sacerdoti disposti ad andare a vivere nei loro villaggi. Attualmente c’è n’è uno, anziano e solo. 

Vivono di agricoltura e la loro sussistenza è fortemente minacciata dai cambiamenti climatici che, come quest’anno, possono far fallire il raccolto (di anacardi) e compromettere la loro sopravvivenza.

Un ragazzo vietnamita che ha studiato italiano all’Università, vive e lavora proprio nella stessa zona e grazie a lui stiamo facendo conoscere questa realtà ai ragazzi delle Scuole Cattoliche Lodigiane che si sono coinvolti con entusiasmo. In questo caso il sostegno è servito non solo a facilitare l’accesso di alcuni bambini alla scuola ma, a causa della crisi di quest’anno, anche all’approvvigionamento di generi di prima necessità (alimentari e materiale per l’igiene).

  1. Formazione dei giovani alla cattolicità. Fin dall’inizio abbiamo cercato di incontrare e coinvolgere i giovani (soprattutto universitari) non solo nelle attività dei punti 1 e 2 e attraverso l’insegnamento delle lingue (tedesco e italiano), ma anche invitandoli ad incontri formativi a cadenza mensile. Le realtà di ingiustizia che tocchiamo, anche in campo sanitario, possono cambiare solo attraverso di loro. Con il Centro Missionario stiamo vedendo come sostenere questo percorso in cui come comunità, e come missionarie secolari, crediamo molto. Sono i giovani cristiani il vero “fermento” nel mondo e anche in questa realtà ricca di contrasti che tocchiamo ogni giorno. Cerchiamo di vivere con loro le grandi sfide del nostro tempo e, chissà, questo percorso potrebbe portare anche a immaginare qualche viaggio/esperienza missionaria sia dal Vietnam all’Italia che viceversa. Sogniamo! 

La settimana scorsa sono stata a trovare i bambini del “Progetto S. Lorenzo “. Questi tre bambini stanno continuando a studiare pur in mezzo a tante difficoltà. 

Ti presento brevemente le due famiglie:

La famiglia della signora Nga: Nga ha due figli, una sorella cieca (che si sta convertendo al cristianesimo) e una suocera da mantenere. Il marito, poco più che trentenne, è morto recentemente. I due bambini, Khoa e Ngan, vanno a scuola (negli ultimi mesi online) Un vero miracolo se vedi dove vivono. Ti allego alcune foto e il video della settimana scorsa quando, dopo diversi mesi, ho potuto incontrarli.

La famiglia della signora Vui: (originari della Cambogia) Il marito lavora in modo molto precario, nel campo dell’edilizia (Binh Duong è una zona industriale in espansione). Lei vende biglietti della lotteria per strada e ultimamente alla sera con un carrellino, va a vendere panini e fast food nei bar che hanno riaperto. Crede, e si impegna con tutte le sue forze per il futuro della figlia Tien che è diligente ed ha buoni risultati a scuola e sta continuando il suo percorso con impegno. Come forse capirai dal filmato, quando chiedo a Tien il suo sogno per il futuro, lei risponde che vuole diventare medico. Non è la prima volta che lo dice e naturalmente sogniamo con lei! 

Sono solo pochi tratti che se vuoi puoi condividere con gli amici della Parrocchia.
Ci possiamo anche sentire se hai domande o bisogno di chiarimenti.

Un caro saluto a tutti e tre! 

Con gratitudine

Bianca

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