Ripresa delle celebrazioni

Care sorelle cari fratelli,

domenica prossima 24 maggio riprendiamo a celebrare le messe dopo le limitazioni imposte dall’epidemia. Le celebrazioni saranno a San Lorenzo alle 8.30 e a Sant’Agnese alle 11. Invece nei giorni feriali celebreremo alle 17.30. Per il momento sono sospese le messe del sabato. A San Paolo le messe riprenderanno domenica 31 maggio alle 9.30.

Vi chiedo di fare attenzione alle norme di comportamento che dovranno essere osservate per il corretto funzionamento delle assemblee.

Anzitutto è stato stabilito il numero massimo della capienza delle chiese: a San Lorenzo potranno entrare al massimo 50 persone; a Sant’Agnese 90. Una volta che viene raggiunto il numero massimo consentito, l’accesso viene chiuso. Si è pregati di arrivare per tempo (20/15 minuti prima dell’orario di inizio della celebrazione). Per ovvie ragioni non ci sarà tolleranza per i ritardi.

1) L’ingresso in chiesa avverrà dalle porte laterali: per quanto riguarda San Lorenzo nel cortile del Convegno (a sinistra della facciata); per quanto riguarda Sant’Agnese presso l’ingresso della sala San Giovanni (a destra della facciata). Si entra uno alla volta, quindi bisogna attendere in fila il proprio turno, rispettando la distanza reciproca (almeno 1,5 m.). Non si può entrare dalla porta principale (a meno che non si abbiano difficoltà motorie o si sia in carrozzina, e comunque mai senza l’assistenza dell’operatore incaricato).

2) Bisogna indossare la mascherina correttamente posizionata sul volto (senza mascherina non è consentito l’ingresso). Essa va portata per tutta la durata della messa. Non deve essere tenuta abbassata, men che meno può essere tolta.

3) All’ingresso potrebbe essere misurata la febbre con il termoscanner. Chiediamo la massima collaborazione per poter eseguire velocemente questa operazione. In ogni caso non è possibile entrare in chiesa con una temperatura corporea superiore a 37,5 °. Non è consentito accedere in caso di sintomi influenzali o respiratori. Non devono assolutamente entrare coloro che sono stati a contatto con persone positive al Covid nei giorni precedenti.

4) Sempre all’ingresso verrà messo a disposizione dell’igienizzante per le mani, di cui tutti sono pregati di servirsi.

5) Una volta entrati in chiesa si vanno ad occupare i posti a sedere evidenziati dal segnaposto. È vietato sedersi in posti non contrassegnati. È assolutamente vietato spostare le sedie. È molto importante seguire le indicazioni degli operatori incaricati.

6) Durante la messa non ci sarà la processione delle offerte del pane e del vino. E non ci sarà la raccolta delle offerte: chi desidera fare un’offerta la può deporre nell’apposita bussola all’uscita dalla chiesa. Segnalo che dobbiamo riprendere, secondo le possibilità di ciascuno, la raccolta per iniziare i lavori ai tetti di Sant’Agnese e dell’oratorio. Anche la chiesa di San Lorenzo ha accusato grossi problemi di manutenzione.

7) Per ricevere la comunione non bisogna spostarsi e non si fa la fila processionale. Solo il celebrante si muove: percorre le navate e distribuisce il pane di Gesù alle persone che rimangono in piedi. La comunione si riceve esclusivamente sulle mani (mai direttamente in bocca). Quando il prete si avvicina bisogna tendere le mani senza togliere la mascherina. Si riceve la particola senza dire nulla. Appena il prete si sposta si abbassa la mascherina giusto il tempo per assumere l’eucarestia.

8) L’uscita dalla chiesa avviene attraverso il portone principale. Anche questo movimento viene regolamentato perché bisogna evitare gli assembramenti che in tempi normali si concentrano sulla porta. Bisogna evitare di muoversi se non nell’ordine che viene indicato al momento: non si può uscire a piacimento o quando se ne ha voglia, ma a partire dalle posizioni più arretrate progressivamente fino a quelle più vicine all’altare. In ogni caso occorre rispettare le indicazioni che vengono date al momento. Una volta usciti di chiesa, specialmente da sant’Agnese dove non c’è piazza, bisogna evitare di fermarsi in gruppi. I piacevoli ritrovi dopo-messa che ci concedevamo prima dell’emergenza sanitaria, ora sono sconsigliati.

 

Cari amici, vi chiedo scusa per aver appesantito questa lettera con un numero così grande di disposizioni direttive, che danno l’impressione di rendere l’assemblea della messa quasi un raduno militare. Ma come sapete dobbiamo insieme fare il nostro meglio per ridurre la portata del contagio, senza rinunciare però alla preghiera comunitaria. Sono convinto che dopo qualche incertezza diventeremo tutti più sciolti nell’eseguire i giusti comportamenti. In realtà queste norme devono favorire la tranquillità di tutti: se ciascuno di noi si atterrà ad esse, nessuno dovrà temere per la propria salute, e soprattutto farà un servizio alla salute degli altri. Sarà bello se ci aiuteremo a vicenda, se saremo solidali nelle precauzioni condivise: potremmo diventare ancor di più una comunità di persone attente le une alle altre.

Se qualcuno, a causa dell’eccezionalità della situazione, non se la sente di partecipare alla liturgia non si preoccupi: il Signore – e i cristiani con lui – rispetta i sentimenti di tutti. L’ha sempre fatto. La fratellanza che ci lega non verrà scalfita per questo.

Nell’attesa di rivedervi vi abbraccio,

 

don Emilio – con me vi salutano don Roberto e suor Silvia

 

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