Vita della comunità 02/24

Care amiche e cari amici,
mi permetto di ricordarvi quello che ho scritto già nel foglio della scorsa settimana: come ogni anno siamo invitati a rinnovare (o a inaugurare) l’adesione all’Associazione NOI, che consente agli oratori e ai bar delle parrocchie di poter stare aperti, grazie ad una agevolazione fiscale. Inoltre la tessera associativa permette di integrare un eventuale ricorso all’assicurazione. Anche quest’anno la quota richiesta è di 10 euro. In questi giorni è disponibile una scheda su cui bisogna scrivere il proprio nome e cognome, la data e il comune di nascita. Ai minorenni sarà consegnata una scheda duplice, che comprende anche la liberatoria da parte dei genitori (che devono firmare negli appositi spazi). Tutti coloro che hanno occasione, anche solo sporadica, di servirsi degli spazi del Convegno in piazza San Lorenzo e dell’oratorio di via Biancardi, sono tenuti all’iscrizione. Tenete conto che occorrono almeno 100 iscrizioni per ottenere il permesso di apertura! Vi ringrazio fin da ora per la collaborazione.

Oggi, domenica 4 febbraio, abbiamo una giornata intensa: al termine della messa delle 11.00 troveremo, all’uscita della chiesa di San Lorenzo un banchetto di vendita di primule: il ricavato andrà a beneficio del Centro di Aiuto alla Vita (CAV), in occasione della Giornata della Vita, che viene celebrata oggi in tutta la Chiesa italiana; in mattinata si svolge la catechesi delle elementari secondo l’orario consueto; nel pomeriggio ci sarà l’incontro di studio del Gruppo (alle 16.00 si approfondirà un ulteriore passo della Prima Lettera di San Pietro).

Lunedì 5 i ragazzi delle superiori possono trovarsi alle 19.30 all’oratorio dell’Ausiliatrice per condividere la pizza; poi, alle 20.30 i giovani di IV e V superiore si recano alla parrocchia di Santa Cabrini per l’incontro di preparazione alla Professione di fede. Gli altri invece si fermano all’Ausiliatrice per la catechesi.

Riporto quanto scritto da don Roberto in una comunicazione: martedì 6 febbraio, alle 20.45 al Collegio Vescovile per la Giornata dell’Amicizia Ebraico Cristiana – slittata dal 17.01 stante la antivigilia di San Bassiano – avremo fra noi il Rabbino Capo di Milano, Rav Alfonso Arbib, che interverrà con il nostro vescovo Maurizio Malvestiti – a moderare sarà don Roberto Vignolo. Il tema di quest’anno, fissato in accordo comune, si ispira ad una delle più significative pagine di Ezechiele: «Figlio dell’uomo, potranno queste ossa rivivere?» (Ez 37,1-14). Alla luce del 7 ottobre e della successiva guerra in corso, e delle crescenti manifestazioni antisemite, è stato ricalibrato. Sarà possibile che l’intervento di Rav Arbib verta sulla figura di Giacobbe, come già in recenti circostante precedenti. Teniamo a sottolineare che l’impegno dell’amicizia ebraico cristiana per noi cattolici sta praticamente alla pari di quello ecumenico, segnato cioè da una scelta irrevocabile di non ritorno. Il che naturalmente comporta un’attenzione del tutto speciale e certamente più difficile e delicata in questo momento tragico, in cui non possiamo esimerci dal chiederci chi sia Israele, e in particolare chi sia per noi, che siamo per sempre innestati e portati da questa radice (Rm 11,16-8). Anche se sono strettamente correlati, il popolo d’Israele è certamente più del suo stesso attuale stato, lo stato comunque a sua volta più del suo attuale governo ed esercito. E in ogni caso il diritto al riconoscimento della propria esistenza, come pure alla sicurezza e ad avere uno stato vale per tutti, per Israele come per i Palestinesi.

Venerdì 9, alle 20.45, all’oratorio dell’Ausiliatrice ci sarà la prima convocazione dei Consigli Pastorali Parrocchiali di San Lorenzo, Duomo e Ausiliatrice in seduta unitaria. Oggetto della discussione saranno le future collaborazioni tra le tre comunità e, soprattutto, l’impianto globale che dovrà reggere la futura Comunità Pastorale.

Sabato prossimo, 10 febbraio, la Messa prefestiva delle 18.00 verrà sospesa, data la coincidenza della ordinazione episcopale di don Cesare Pagazzi in Duomo (alle 16.00).

Vi saluto tutti e mando un abbraccio grande alle persone anziane e malate

Don Emilio – con me vi saluta don Roberto

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