Vita della comunità 5/21

Care amiche e amici,
la settimana che iniziamo, nei riti che celebreremo, ci permetterà di ricordare alcuni valori importanti che sempre devono essere ben presenti alla nostra attenzione:

– martedì 2 febbraio è la festa della Presentazione del Signore. Molti di noi la ricordano col nome di “Candelora”: infatti è la festa della luce. Nella Messa ricorderemo l’evento della Presentazione di Gesù Bambino al tempio che avvenne a 40 giorni dalla nascita. Infatti il libro del Levitico (12,1-8) contiene la prescrizione della necessità per la madre e il suo neonato di compiere un rito di purificazione presso il sacerdote, al compimento del quarantesimo giorno del bambino. Ed è esattamente ciò che fecero Maria e Giuseppe, secondo il vangelo di Luca (2,22-39). Quando arrivarono al tempio trovarono un uomo anziano, Simeone, che riconobbe in Gesù il Liberatore di Israele e “la luce per illuminare i popoli”. Per questo anche noi, a quaranta giorni dal Natale, accenderemo le candele come gesto plastico di riconoscimento della luce che Gesù continua ad essere per noi e per tutti. Il 2 febbraio è anche la giornata mondiale dedicata all’attenzione per le persone, religiose e religiosi, che hanno dedicato la vita al Signore con un coinvolgimento totalizzante. Noi di San Lorenzo ci ricorderemo delle sette suore di Maria Bambina che abitano all’istituto di Santa Savina, nel territorio della nostra parrocchia. Pregheremo per la loro comunità e per la loro salute.

– mercoledì 3 febbraio è la ricorrenza di San Biagio, vescovo dell’antica città armena di Sebaste che, a quanto pare, morì martire intorno al 316, anche se le persecuzioni imperiali contro i cristiani erano terminate già da alcuni anni. È universalmente noto per la leggenda che lo vede protagonista del prodigioso intervento a favore di un bambino che stava morendo soffocato da una spina di pesce. Per questo, da tempo immemore, nel giorno della sua ricorrenza si benedice la gola di quanti partecipano alla Messa. Anche noi compiremo questo gesto, come segno di affidamento al Signore della nostra salute, non nel senso di una ricerca di ansiogena protezione sotto un improbabile manto divino, ma per dire al Signore che mettiamo a diposizione del suo vangelo e della sua parola di pace le energie che egli ci dà. Nel tempo di emergenza sanitaria, poi, gli chiederemo di essere massimamente responsabili della nostra salute e soprattutto di quella degli altri: se da una parte stiamo cercando di non infettarci col coronavirus, dall’altra staremo all’erta per non essere causa di contagio nei confronti dei nostri concittadini;

– domenica 7 febbraio ricorrerà la 43a Giornata nazionale per la vita.  Il messaggio che i vescovi italiani hanno scritto per questa occasione si intitola “Libertà e vita”. Ne propongo un paio di stralci: “A ben pensarci, la vera questione umana non è la libertà, ma l’uso di essa. La libertà può distruggere se stessa: si può perdere! Una cultura pervasa di diritti individuali assolutizzati rende ciechi e deforma la percezione della realtà, genera egoismi e derive abortive ed eutanasiche, interventi indiscriminati sul corpo umano, sui rapporti sociali e sull’ambiente … Dire “sì” alla vita è il compimento di una libertà che può cambiare la storia. Ogni uomo merita di nascere e di esistere. Ogni essere umano possiede, fin dal concepimento, un potenziale di bene e di bello che aspetta di essere espresso e trasformato in atto concreto; un potenziale unico e irripetibile, non cedibile”.

– Sabato 6 e domenica 7 febbraio, al termine delle messe, alcuni rappresentanti della comunità Il Gabbiano di Pieve Fissiraga, che si cura delle persone in forte difficoltà esistenziale, presenteranno la loro esperienza e ci proporranno alcuni prodotti alimentari (vino, olio …) delle loro aziende.

Vi auguro di trascorrere una settimana serena

Don Emilio – con me vi saluta don Roberto

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi.